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IL LAVORO DEL BAGNINO DI SALVAMENTO: UN SGUARDO ALLA FIGURA PROFESSIONALE

A loro affidiamo la sicurezza dei nostri figli mentre comodamente leggiamo un libro sotto l’ombrellone; a loro lasciamo la responsabilità di migliaia di vite ogni anno sempre pronti ad un tuffo in velocità per tirare a riva quel ragazzo scapestrato che si è tuffato dagli scogli, nonostante fosse vietato ed ha battuto il braccio sul fondale.

Loro che hanno il fischietto sempre all’opera! Il fischietto regolamentare, quello a 3 camere sonore, senza pallina da 110 db, mica un fischietto qualunque?!? Pronti a segnalare un pericolo e richiamare i bambini ed anche i grandi a non allontanarsi oltre le boe di sicurezza, e qualche volta con il mare mosso, a non immergersi, per non mettersi in pericolo e non mettere in pericolo anche loro, i Bagnini, il personale di salvamento, quelli che dovranno rischiare la loro vita per tentare di riportare a riva chi non ha rispettato il divieto: perché divieto o meno, non abbandonano mai nessuno in mare a costo della loro vita! Cosi come hanno giurato quando hanno preso il brevetto.

Il Bagnino si occupa della sicurezza dei bagnanti sulle spiagge o in piscina. Controlla le condizioni del mare e suggerisce ai bagnanti il comportamento più opportuno. Vigila sulle persone in acqua e interviene in caso di pericolo o rischio di annegamento. Somministra i primi soccorsi in caso di incidenti in acqua.

L’Assistente bagnanti è, dunque, la figura specializzata, di fondamentale importanza nel suo campo d’applicazione, preposta all’assistenza e alla salvaguardia dell’incolumità dei bagnanti di una piscina o di uno stabilimento balneare.

Necessita di uno specifico addestramento ed ha la responsabilità di dover garantire la sicurezza dei bagnanti, anche sotto gli aspetti civili e penali. Deve pertanto mantenere al meglio la sua forma fisica e le abilità tecniche acquisite con costanti allenamenti e periodici corsi di aggiornamento. Questa figura è preposta non solo all’assistenza, ma soprattutto alla salvaguardia dell’incolumità delle persone, che usufruiscono di una piscina o di una spiaggia.

Le sue funzioni specifiche sono di regolare le attività di balneazione, vigilando sul comportamento degli utenti; applicare e far rispettare le ordinanze della Capitaneria ed il regolamento dello stabilimento; prevenire gli incidenti in acqua con una sorveglianza attenta ed eventualmente farvi fronte, mettendo in atto tecniche di salvataggio e di primo soccorso.

Le competenze acquisite nel corso di preparazione alla professione gli consentono infatti di intervenire in modo adeguato per praticare operazioni di primo soccorso, anche in caso di asfissia e di arresto cardiaco. L’abilità di un buon Assistente bagnanti si identifica con la capacità di prevenire incidenti, rispettando tutti gli accorgimenti utili alla sicurezza ed evitando comportamenti potenzialmente pericolosi.

Essere Bagnino di Salvataggio comporta una serie di responsabilità legali sia civili che penali che non vanno sottovalutate.

Per esercitare questa professione occorre essere in possesso di uno specifico brevetto, che abilita all’espletamento delle funzioni di assistenza ai bagnanti negli stabilimenti balneari e nelle piscine.

Per conseguire il brevetto è necessario superare un esame teorico-pratico al termine di un corso di formazione obbligatorio. Per frequentare il corso è necessario avere un’età compresa tra i 16 e i 55 anni, avere espletato l’obbligo scolastico, non avere alcuna pendenza penale in atto e superare un esame di idoneità preventiva. L’esame finale comprende prove di nuoto, apnea, salvataggio e una prova sul patino. Data l’importanza e la delicatezza dei compiti svolti dall’Assistente bagnanti, è necessario effettuare una convalida del brevetto con frequenza annuale, in occasione della quale si provvede ad un controllo sanitario e ad un aggiornamento tecnico delle competenze acquisite, in particolare in tema di primo soccorso.

Il brevetto di Assistente Bagnanti abilitano il Bagnino a svolgere l’attività di soccorso e ad essere incaricato di pubblico servizio con l’obbligo di rapporto alla Capitaneria di Porto e, a seconda dei casi, ai Carabinieri, alla Polizia di Stato o all’Azienda Sanitaria Locale. Essere Bagnino di Salvataggio comporta una serie di responsabilità legali sia civili che penali che non vanno sottovalutate e che meritano il giusto riconoscimento sociale e lavorativo della figura professionale altamente specializzata.

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